Di quei crocicchi
quando il dito indica un ramo
e il cuore insegue il volo delle foglie
ho ancora fame di fiori nei capelli
dentro lo strazio di quest'ottobre mite
nutrono parole convergenti all'ombra
le grida amare rovesciate in piazza
come grandine a spezzare steli
e intorno i petali
a grondare
sangue
mentre la sera scivola
dentro un quaderno
Non bastano a fare poesia una bella scrivania, un foglio di carta, una penna: i versi nascono anche a matita sul retro di biglietti della metropolitana, su margini di fogli di giornale strappati, su vecchie cartoline. È un gomitolo di contrasti la poesia: nasce dalla gioia e dal dolore, dal bene e dal male, dal caldo e dal freddo. Poesia è sangue e sudore, gli occhi di una prostituta, la mano tesa di un barbone. Annamaria Giannini
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giovedì 13 settembre 2012
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