c'è una discesa che va agli olivi
dove anche il buio si inginocchia
tanto luccicano le lune spese
a crescere la prospettiva del raccolto
trema come un primo bacio
il muso della lepre, il vento
teso in alto spettina i merli
-posate le reti, cominciate il canto
e che i bastoni percuotano il ramo
sino a che ognuno porti sale
al frantoio e pane, per l'assaggio
così restiamo
archi puntati alla luna
la luna di sempre
un soffio e la polvere è memoria
i fantasmi nel piatto,il colore di un nido
Non bastano a fare poesia una bella scrivania, un foglio di carta, una penna: i versi nascono anche a matita sul retro di biglietti della metropolitana, su margini di fogli di giornale strappati, su vecchie cartoline. È un gomitolo di contrasti la poesia: nasce dalla gioia e dal dolore, dal bene e dal male, dal caldo e dal freddo. Poesia è sangue e sudore, gli occhi di una prostituta, la mano tesa di un barbone. Annamaria Giannini
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sabato 2 febbraio 2013
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