Ero io quelladagli occhi a nodi sveltii capelli ricci di parolesciolte nell'inchiostro
Ero io quella
dai passi furbi a evitare sassi
l'innocenza in tasca a gocciolare piano
nelle buche improvvise del sentiero
Ero io quella
delle notti a perdere
di albe riempite di follia
dal ventre gravido e stupito
d'essere zolla e insieme seme.
Sono io questa
a rubare fili dal tramonto
per intrecciare conti che non tornano
per intrecciare conti che non tornano
e finalmente ridere di me col viso in alto.
Mi fingo d'azzurro e sono nuvola
nel bacio di un'alba che scolora.
nel bacio di un'alba che scolora.
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