che da culla in falce non si trasformi luna
mentre un sospiro di stella si celava di nuvola
per non guardare per non gridare
io declinavo verbi all'imperfetto in cantilena
per non morire
ero ridevo volavo vivevo
SPARIVO
Nel rifiuto delle lacrime un bicchiere di sale
potava sul comodino la siepe dei sogni
io mi chiudevo piet(r)osa tra parentesi quadre
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