Spiarci stupiti come in un prisma di rifrazione
E vederci impressi, ombre sui muri,
Nelle tante possibilità negate di noi stessi.
Spezzare catene invisibili con la fantasia per volare un
momento
momento
Omettendo dal cuore la consapevolezza dell'impossibilità di essere liberi.
Deserte le stanze di una vita mai recitata
Inimmaginabile la negazione di ciò che ogni giorno neghiamo
Colpevoli della rabbia bulimica che ci costringe a divorare il
pensiero
pensiero
Onirico, mai reale, di ali tarpate da forbici d'amore.
Lingue di fuoco ci legano, ci bruciano, ci divorano
Passando dal cuore per arrivare allo stomaco
Attanagliato tra rimorso e rimpianto. Senza poter scegliere.
Nessun commento:
Posta un commento